giovedì 20 marzo 2014

96 - ALCOOL

COSA E’

L’ALCOOL ETILICO, O ETANOLO, è una sostanza ottenuta per fermentazione e/o distillazione di sostanze contenenti zuccheri. Bevande quali VINO, BIRRA E SUPERALCOLICI SONO DEFINITIVE BEVANDE ALCOLICHE in quanto contengono una determinata percentuale di alcool espressa in gradi (es. la birra ha circa 5 gradi di percentuale alcolica).
L’alcool è una sostanza psicoattiva. E’, cioè, in grado di modificare la nostra percezione della realtà.


mercoledì 26 febbraio 2014

95 - VENTI EURO

Un professore mostra un biglietto da 20 € e chiede ai suoi studenti: "Chi vuole questo biglietto? " Tutte le mani si alzano.
Allora comincia a sgualcire il biglietto e poi chiede di nuovo: "Lo volete ancora?" Le mani si alzano di nuovo.
Getta per terra il biglietto sgualcito, lo pesta con i piedi e chiede: "Lo volete sempre?" tutte le mani si rialzano.
Quindi dice: "Avete appena avuto una dimostrazione pratica! Importa poco ciò che faccio con questo biglietto, lo volete sempre, perché il suo valore non è cambiato. Vale sempre 20 €”.
Molte volte nella vostra vita, sarete sgualciti, rigettati dalle persone e dagli avvenimenti. Avrete l'impressione di non valere più niente, ma il vostro valore non sarà cambiato agli occhi delle persone che vi amano davvero. Anche nei giorni in cui sentiamo di valere meno di un centesimo il nostro vero valore è rimasto lo stesso.

mercoledì 13 marzo 2013

94 - PARLA DI ME AGLI ALTRI: AMICIZIA

Obiettivi: scoprire l'importanza dell'amicizia e di relazionarsi con gli altri
 
1. Immagina di fare amicizia con un ragazzo di un'altra città: pensa almenno tre cose
    che potresti dirgli di te.
 
2. Immagina ora di voler sapere tu qualcosa su qualcun altro. Pensa a tre cose che
    potresti chiedergli.
 
3. Pensa a tre parole che possono descrivere il tuo stato d'animo nei confronti del
    nuovo amico.
 
4. Quale cosa il tuo amico ritiene più importante? La condividi anche tu?
 
5. Quale "formula magica" ci vuole per trovare nuovi amici?
 
6. Secondo te un vero amico è colui che: ..........
 
7. La cosa più bella che ho fatto per un amico è: .............
 
8. Sono contento quanto i miei amici: .................
 
9. Sono scontento quando i imiei amici: .................
 
10. Immagina di aver trascorso una bellissima giornata insieme ai tuoi amici:
      - che cosa avete fatto insieme?
      - che cosa hai fatto tu per fare in modo che la giornata andasse bene?
      - come ti sei comportato con i tuoi amici?
      - come ti sentivi? come ti senti adesso?
      - chiudi gli occhi, prova ad immaginare e poi racconta. (max 2o righe) ............
 
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tratto da Percorsi e Progetti - Marisa Carlà - Palumbo editore.

venerdì 21 settembre 2012

93 - FUMARE A 15 ANNI ACCORCIA LA VITA

Iniziare a fumare a 15 anni accorcia la vita, rischio cancro triplicato Prima si comincia con le 'bionde', peggio e'. "Un quindicenne, infatti, ha una probabilità di morire di cancro tre volte maggiore rispetto a chi inizia dieci anni più tardi. E circa l'87% dei fumatori comincia entro i 20 anni". A scattare la fotografia su giovani e sigarette e' il senatore Ignazio Marino, presidente della Commissione d'inchiesta sul Servizio sanitario nazionale, nel corso della presentazione dello studio, questa mattina a Roma, curato dall'associazione I-think, il think tank di cui e' presidente.
Nella fascia d'eta' tra i 15 e i 24 anni, fuma il 15,9% dei maschi e il 21,8% delle femmine. Circa un milione e mezzo di ragazzi. "La vita di un fumatore abituale - continua Marino - e' di circa 10 anni inferiore rispetto a quella di un non fumatore e il consumo di sigarette giornaliero medio di un ragazzo non si discosta significativamente da quello di un adulto".


Roma, 20 settembre 2012

92 - PERSONE CIVILI

martedì 11 settembre 2012

91 - IL VILLAGGIO DI CARTONE

Film

Regia: Ermanno Olmi (Italia 2011)

Tutta l’umanità in una chiesa


Il villaggio di cartone di Olmi gli immigrati ridanno a un vecchio prete il senso della sua missione
Di Mauro Turrioni

La navata viene piano piano spogliata dei parametri sacri, dei dipinti, delle statue dei santi, dei candelabri. Poi il lungo braccio meccanico si arrampica fino alla cuspide sopra l’altare e cala a terra il grande crocifisso. A terra come uno sconfitto. Così si sente il vecchio parroco, prete in disarmo per mancanza di fedeli al pari della sua chiesa. L’incipit, suggestivo, de il villaggio di cartone catapulta lo spettatore in un luogo sospeso nel tempo e nell’anima in cui ciò che accadrà è fiaba, sogno forse. O magari verità più vera. Perché dopo il “saccheggio”, di fronte all’altare spoglio come il sepolcro, in mezzo ai muri finalmente messi a nudo, l’anziano sacerdote avvertirà una sacralità che prima non gli appariva. A fargliela cogliere sarà un gruppo male amalgamato di immigrati clandestini. Mentre c’è chi li bracca, lì il prete e il maturo sacrestano offrono rifugio.
Dopo i primi momenti di smarrimento, ecco affacciarsi tensioni, sentimenti contrapposti. Non tutti la pensano alla stessa maniera. Ci sono il ragazzo speranzoso, la mamma col bimbo in grembo che pare una Madonna, la donna fiera che nasconde la lama per difendersi. C’è pure un giovane dal volto incappucciato, che minaccia di farsi saltare in aria per fargliela pagare a “quelli”. A ciascuno il vecchio prete offre una parola, la voglia di ascoltare. Perfino l’aspirante kamikaze. E saranno quei poveri cristi in carne e ossa a restituirgli il senso profondo della missione cristiana. In una chiesa senza più orpelli, vera Casa di Dio. A 80 anni, Olmi aveva detto basta coi film. Di fronte al dramma dell’immigrazione, ha vinto però l’urgenza di raccontare: “L’accoglienza è il vero simbolo”, dice, “senza di essa la croce non basta”. Splendido questo suo apologo dal sapore teatrale.
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